Angela Sebastianelli

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I fianchi non mentono: rispecchiano emozioni trattenute legate ad esperienze del passato.

Pensate a quello che fate quando vi sentite minacciati o provate un trauma improvviso: la nostra risposta alla minaccia fisica è di portare le nostre ginocchia al petto e piegarci in una posa fetale per proteggerci. Se ascoltiamo notizie devastanti che ci portano alle lacrime, la risposta è di ritirarsi in posizione fetale per piangere e proteggerci. L'azione di tirare le ginocchia dentro, non importa quanto sia evidente, inizia dai fianchi. I muscoli sono strettamente contratti ma mai completamente rilassati. 

Questa chiusura costante delle anche, non solo genera una tensione muscolare, ma provoca anche una tensione emotiva. È la stessa azione di stringere il pugno di una mano quando siete arrabbiati o serrare le mascelle quando siete stressati. Che si tratti di un evento traumatico, o di più piccoli eventi, i sentimenti di paura, ansia e tristezza vengono immagazzinati sui fianchi fino a quando non li portiamo in superficie e ne permettiamo il rilascio. Più a lungo si sopprime l'emozione, più tensione avremo. Allungando i muscoli delle anche si provocherà un rilascio e si lascerà scappare l'emozione.

Oltre alla Posizione Facile (Sukasana) e quella del Loto (Padmasana), sono consigliate per l’apertura delle anche: la Posizione della Farfalla (Baddha Konasana), la posizione parziale della Tartaruga (Sapurna Kurmasana), la Posizione seduta del Fiore Chiuso (Ardha Kusumasana), Posizione seduta del Fiore Aperto (Kusumasana), la posizione dell’Arciere (Arjunasana), Shvanasana (il Triangolo o Cane a testa in giù).


Parampreet Kaur 

Angela Sebastianelli

Lezioni di Kundalini Yoga
e di Yoga in gravidanza

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Il LONG EK ONG KAR è conosciuto come l'ADI SHAKTI MANTRA ma è anche definito la "Chiamata del mattino" perché è parte integrante della Sadhana Acquariana di ogni mattina.

Viibrare il Long Ek Ong Kar  apre tutti i chakra, ricarica energeticamente i centri solari, collega la nostra anima a quella universale e ci libera dal ciclo del karma.

"Prima dell'alba, quando i canali di energia sono più chiari, se questo mantra viene cantato in dolce armonia, sarai  un tutt'uno con il Signore. Questo aprirà il tuo plesso solare, caricando il centro solare, collegandolo con l'energia cosmica. Sarai liberato dai cicli del karma che ti legano alla terra. Nessun linguaggio può esprimere quanto sia luminosa la luce dell'energia cosmica, ma quando reciterai questo mantra ogni giorno, avrai questa luce dentro di te . "- Yogi Bhajan.

"Cosa può fare questo lungo Ek Ong Kar per te? Può darti tutta la conoscenza, 
che esisteva nell'universo degli universi. Quando 
reciterai questo mantra, si aprirà il tuo centro-trikuti del tuo ajna (il sesto Chakra)."  - Yogi Bhajan

POSIZIONE: Sedete in Posizione facile con una salda chiusura del collo.

OCCHI : Gli occhi sono chiusi e focalizzati sul punto del terzo occhio (Ajna).

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"Siamo in autunno, e le foglie dorate che cadono a una a una sono veramente belle. Una passeggiata di dieci minuti nei boschi, osservando il respiro e coltivando la presenza mentale, mi rinfranca e mi ristora. In questo stato, posso davvero entrare in comunione con ogni singola foglia.

Naturalmente, passeggiando da soli per un viottolo di campagna è più facile coltivare la presenza mentale. 

In compagnia di un amico che non parla, ma è impegnato anche lui a osservare il respiro, lo si può fare senza difficoltà.  Ma se l'amico ci rivolge la parola, la faccenda diventa un pochino più difficile. Se pensate in cuor vostro: "Vorrei tanto che la smettesse di parlare, così potrei concentrarmi", la presenza mentale è già persa.

Ma se invece pensate: " Se vuole conversare risponderò, ma senza interrompere la presenza mentale, consapevole del fatto che stiamo camminando insieme lungo questo sentiero, consapevole di ciò che dice, continuando allo stesso tempo a osservare il mio respiro".

Se riuscite a pensare così, conserverete la presenza mentale. Praticare in situazioni simili è più difficile che da soli, ma se continuerete a praticare malgrado tutto, la vostra capacità di concentrazione si rafforzerà moltissimo. Una canzone popolare vietnamita dice:"

Praticare la Via è difficile innanzitutto a casa propria, poi tra la folla, poi alla pagoda".

E' solo in situazioni attive e pressanti che la presenza mentale diventa veramente una sfida!".

(Tratto da: Il miracolo della presenza mentale - Thich Nhat Hanh)

Energia Kundalini

Secondo la filosofia yogica, ciascun individuo possiede un'innata capacità di crescita e realizzazione personali. L'energia Kundalini può essere descritta come un'energia silente presente in ogni essere umano.
Quando tale energia viene risvegliata attraverso la meditazione, la pratica dello yoga o significative esperienze della vita, ci sentiamo carichi e percepiamo la nostra vera identità.”

L'equilibrio dello yoga

"Lo Yoga crea equilibrio tra gli squilibri della testa e del cuore, del corpo e della mente, dell'anima e della personalità."

- Yogi Bhajan -

Contatti

Associazione Culturale Yoga Hari Nam

Angela Sebastianelli 
Email: info@yogaharinam.it

 

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